Lo Stile di Debussy
Le composizioni di Debussy presentano influenze sia a livello nazionale, citiamo Franck, Massenet e Gounod, sia internazionale, come ad esempio Chopin e Musorgskij.
Potremo definire la sua musica come essenziale, stringata e priva di pomposità; Debussy, nel pieno dello stile impressionista e simbolista del suo tempo, punta alla brevità aforistica ed è alla continua ricerca dell'innovazione.
Risulta molto difficile classificare lo stile di Debussy che, tuttavia, potremmo definire come oscillante tra il neoclassicismo, di cui presenta alcune forme lievemente barocche, ed il romanticismo che si mostra nelle sue opere in forma eclettica.
Nonostante, come gran parte dei suoi connazionali, Debussy fosse stato un antiwagneriano, i suoi componimenti si mostrano molto vicini alla concezione musicale aperta e continua di Wagner.
Questa determinata concezione della musica si presenta però in una forma di versa da quella originaria adottata dallo stesso Wagner; nelle sue opere, infatti, questa si traduce nella cosiddetta 'melodia infinita', vincolata però dall'armonia tonale.
Per quanto invece riguarda le opere di Debussy, il discorso musicale si costruisce su piccole immagine in continuo movimento, che mutano e si evolvono, sempre volte al rinnovarsi che restano però indipendenti tra loro.
Questa indipendenza tra le immagini musicali è resa possibile dall'appoggio ad un linguaggio armonico e non vincolante e costituito da espedienti estratonali che puntano all'ambiguità; ne è un esempio la scala esatonale, dove, data la presenza di intervalli identici, vengono meno i rapporti dati dall'alternanza di tono e semitono.